Video: Franco Baresi nella finale Italia-Brasile a USA’94
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Il 17 luglio 1994 l’Italia perde col Brasile ai calci di rigori la finale del mondiale americano. Per il fatto di essere stato l’ultimo a tirare e per i goal coi quali aveva trascinato gli azzurri alla finale, si ricorda soprattutto l’errore decisivo di Roberto Baggio.
Ma la lotteria dei rigori per noi era iniziata male, con l’errore di Franco Baresi che, da vero capitano, si era preso la responsabilità di battere lui per primo. Andò male, ma il risultato non cancella la prestazione maiuscola di cui Baresi fu protagonista proprio nella finale coi verdeoro. Una gara, quella dell’allora centrale del Milan, fatta di sontuosi anticipi e incredibili recuperi, di preziosa impostazione del gioco come regista difensivo. Una partita alla quale ancora oggi è difficile credere, specie se considerato il fatto che per molti, Baresi, quella finale non l’avrebbe nemmeno giocata.
Infortunatosi al menisco il 23 giugno durante la partita con la Norvegia, la seconda del girone eliminatorio, Baresi decise in meno di 24 ore di operarsi. Lo fece a New York, dove lo raggiunse la sua famiglia, e dopo qualche giorno fece rientro nel ritiro azzurro. Nicola Berti, all’epoca suo compagno di stanza, se lo trovò davanti all’improvviso, a notte fonda, e non credette ai suoi occhi. Baresi era lì, in piedi, e nemmeno zoppicava.
In questo video, Galeazzi ci racconta l’infortunio e il recupero miracoloso di Baresi:
24 giorni esatti dopo l’infortunio, l’Italia e Baresi si sono ritrovati in campo per una finale mondiale che alla vigilia del torneo era quasi impensabile. Eppure eccolo lì Franco, il vecchietto della squadra, che corre sul campo dietro ai giovani funamboli della Selecao. A volte non gli fa nemmeno toccare palla, e se invece la prendono allora non li fa scappare. Vince gli scontri aerei, intercetta i passaggi, organizza le ripartenze.
Video: Franco Baresi nella finale Italia-Brasile di USA’94

Dà tutto. A 34 anni, sa che sarà il suo ultimo mondiale.
Ne viene fuori una prestazione da incorniciare, conclusa piegato e zoppicante, coi crampi, dopo tempi regolamentari a supplementari. L’errore dal dischetto, che insieme a quello di Baggio finisce per regalare la vittoria ai brasiliani, non scalfisce l’imponente statua che i tifosi della nazionale e gli amanti del calcio gli debbono come minimo sindacale per il suo impegno.
Le sue lacrime, assieme a quelle di Baggio e degli altri azzurri, sono le lacrime di tutti noi, che quella sera di luglio sudavamo e piangevamo ad un passo da un sogno, gridando Italia, Italia!