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Tante emozioni, tutti scontenti: Torino-Inter 3-3

Edoardo Sorani

Partita entusiasmante nel posticipo di Torino, dove i granata padroni di casa ingaggiano un duello senza esclusione di colpi con l’Inter. Partita nervosa e ricca di errori, anche arbitrali. La squadra di Mazzarri resta in 10 dopo appena 5 minuti, va sotto due volte, ma non si arrende mai. I nerazzurri restano in scia e, complici le prestazioni tutt’altro che impeccabili delle difese e soprattutto dei portieri delle due squadre, sul finire della partita si ritrovano anche in vantaggio, grazie a una doppietta di Palacio. Al 90′, però, Bellomo riporta il risultato in equilibrio, mandando Mazzarri su tutte le furie.

rovesciata di guarin torino inter 3 a 3Il Toro parte subito forte, approfittando di un’Inter scesa in campo con un modulo molto prudente che vede Palacio unica punta, supportato da Kovacic. Passano appena 5 minuti, però, che Mazzarri è costretto a rivedere radicalmente i suoi piani: Cerci, che un minuto prima aveva già colto un palo, anticipa Handanovic che lo stende. Per l’arbitro Doveri non ci sono dubbi: rosso per il portiere (visibilmente malconcio dopo lo scontro in uscita) e rigore per il Toro. Mazzarri sacrifica Kovacic e per Carrizo. L’argentino, a freddo, si presenta sulla linea di porta e neutralizza il rigore del Robben italiano, volando sulla sua destra. Mazzarri, imbufalito per l’espulsione, riprende per un attimo il lume della ragione. La serata, però, è di quelle storte. Ad ogni rimpallo la palla finisce tra i piedi dei giocatori granata, che dalla loro hanno il merito di pressare a tutto campo e di spingere ad oltranza, dominando il centrocampo a discapito soprattutto di Taider. Col passare dei minuti i nerazzurri prendono le misure e avanzano il baricentro, ma proprio allora il Toro, con un’azione velocissima iniziata da Cerci, libera in area Farnerud, che di sinistro insacca la palla del vantaggio. Sotto di un gol e con un uomo in meno, l’Inter conferma di avere carattere, tornando a costruire gioco nella metà campo del Torino. E il risultato le dà ragione, perché allo scadere della prima frazione Cambiasso calcia un angolo sul quale Padelli, contrastato da Ranocchia, esce male: il pallone resta lì, sospeso al centro dell’area, e mentre tutti lo stanno ancora guardando Guarin lo scaraventa in porta con una strepitosa rovesciata. Si va al riposo sull’ 1-1.

goal di bellomoA inizio ripresa, Ventura perde Farnerud per infortunio, sostituito da Immobile, che va subito in gol. È ancora Cerci, ormai acclarato leader dei granata, a propiziare la rete, penetrando in area nerazzurra dalla destra e calciando in porta. La sua conclusione, stoppata da Ranocchia, finisce tra i piedi di Immobile, che fulmina Carrizo. Ma il Toro non ha il tempo di festeggiare il vantaggio che si trova di nuovo acciuffato: Taider lancia Guarin in area, Padelli esce ancora male, e la palla resta nuovamente lì, a pochi metri dalla linea di porta: per Palacio è fin troppo facile spingerla dentro con un colpo di testa. A questo punto il ritmo cala. L’Inter, in 10 dall’inizio, appare più stanca e sembra considerare il pareggio un risultato accettabile, visto l’andazzo della gara. Il Toro, invece, sente di essere la squadra che ha perso di più e perciò insiste. Ma dietro ne combina di tutti i colori, tant’è che il neo entrato Belfodil scappa sulla destra, raggiunge il fondo e mette al centro un rasoterra che trova la retroguardia granata spaccata in due. Palacio ringrazia e porta i suoi in vantaggio. A questo punto persino Mazzarri, furibondo dall’inizio del match, sembra potersi rasserenare: sembra una brutta storia finita bene. Ma non è ancora finita, perché al 90′, da una punizione vicino all’out di sinistra, Bellomo (subentrato a Brighi) calcia una palla a giro verso il centro dell’area. La traiettoria, però, sorprende e supera tutti i giocatori, compreso il colpevolissimo Carrizo, e si infila sotto l’incrocio dei pali. Finisce 3 a 3, con un punto ciascuno che non accontenta nessuno. Mazzarri evita le interviste di rito per non esplodere contro l’arbitro. Ventura, invece, si limita a commentare dicendo che anche in 11 contro 11 stava giocando meglio il Torino.

 

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