Uno straordinario Parma beffa il Milan al 94′: è 3-2 per i ducali
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Più che una partita di calcio, un giro sulle montagne russe. Così si può descrivere il match odierno tra i ducali e i rossoneri, terminato sul punteggio di 3-2 ma che a fine primo tempo vedeva già i ragazzi di Donadoni avanti di due reti a zero. Nella ripresa la rimonta milanista, ma un Parolo in giornata di grazia chiude la pratica nei minuti di recupero. Per gli ospiti, che continuano a non vincere in trasferta, la delusione viene in parte assorbita dal primo gol di Matri. Gialloblu che con questa vittoria sorpassano di un punto il Milan, che galleggia a metà classifica.
Poli al posto di Muntari e Birsa al posto di Kakà dal primo minuto sono le novità rispetto alle anticipazioni della vigilia, mentre nel Parma tutto come previsto. Primo tiro verso la porta di Constant al 7′ da fuori area, ma la palla non centra il bersaglio. Un paio di minuti dopo Biabiany corre come un treno sulla fascia di competenza e anticipa lo stesso difensore rossonero, dal suo cross Parolo insacca al 10′ portando in vantaggio la squadra di casa alla prima incursione. Ducali che a questo punto addomesticano il match, che diventa frammentato e dai ritmi compassati. Uno scambio Birsa-Poli, con quest’ultimo che con un diagonale la manda poco a lato intorno la mezz’ora è l’unico squillo del Diavolo dopo aver subito la rete. All’ultimo minuto del primo tempo arriva come una doccia ghiacciata il secondo gol emiliano, quasi una fotocopia di quello precedente: cross di Biabiany, che quando ha la palla fa ciò che vuole sulla destra grazie alla sua grande velocità, Parolo la riceve e la mette in mezzo per Cassano che trova l’angolino. Balotelli si fa notare in un disastroso primo tempo rossonero solo per un cartellino giallo rimediato dopo una simulazione in area avversaria. Secondo tempo che riprende gli stessi temi del primo, con gli ospiti a subire gli assalti avversari che col passare dei minuti hanno preso sempre più coraggio. Al 51′ è solo la mano di Gabriel a salvare il Milan dal terzo gol ad opera di Amauri; a quel punto Allegri corre ai ripari, toglie uno spento Balotelli e il migliore dei suoi Poli per inserire Kakà e Matri. Scelte forti ma necessarie, e i cambi lo ripagano: dopo una traversa di Gargano, al 61′ si sblocca Matri con un rasoterra sul secondo palo. 120 secondi ancora e Zapata fa tremare l’altra traversa, quella della porta di Mirante, con la sfera che rimpalla sulla testa di Silvestre per l’incornata vincente.
Pareggio insperato, che manda i crociati in affanno e il Diavolo tenta di approfittarne. Tanto sono stati soporiferi i primi 45′ quanto emozionanti i secondi; l’ultima occasione è dei gialloblu, che devono battere una punizione da 30 metri all’ultimo minuto di gioco. La distanza è notevole, ma Parolo ci prova comunque: la palla buca barriera e portiere per il 3-2 finale. Gli uomini di Allegri rimangono gelati, ma i loro tifosi gli tributano comunque un applauso caloroso all’uscita dal campo, quantomeno per ciò che di buono hanno mostrato nell’ultima mezz’ora di gioco. Il rammarico per non aver praticamente giocato per un intero tempo siamo certi non li abbandonerà facilmente. Tutto ciò non senza dare i dovuti meriti al Parma, che ha disputato un match stellare grazie sopratutto a Cassano, Parolo e Biabiany. Un deluso Max Allegri riassume così la sfida: “Il primo tempo abbiamo preso due contropiedi e due gol, non giocando una bella partita…La squadra ha reagito, ha avuto l’occasione di andare in vantaggio, non l’ha sfruttata. Abbiamo preso gol su punizione, su una palla persa nella fase di costruzione, purtroppo in trasferta abbiamo subito molti gol in fotocopia”. Donadoni è giustamente esaltato dal risultato: “Per la volontà messa in campo dai ragazzi, per il gioco espresso, per il forte desiderio di segnare, sarebbe stato un peccato mortale non vincere quest’oggi…i tre punti sono importantissimi per noi. Bravi tutti i ragazzi. Volendo fare un paragone, con le dovute proporzioni abbiamo fatto un po’ il Milan con il Barcellona e quindi siamo stati stretti, corti, ripartendo e facendo male al momento giusto”.