L’Atalanta vince in rimonta, ma per l’Europa si decide tutto all’ultima giornata
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In un match che vede Super Mario migliore dei suoi con un palo e una traversa, oltre ad un secondo tempo che saluta il ritorno del ‘Faraone’ in grande stile, il Milan deve comunque rassegnarsi a lasciare i tre punti a Bergamo dopo 6 anni. Complici la sfortuna di Balotelli e una certa astenia nei primi 45’, i rossoneri rischiano di perdere anche l’ultimo dei loro obiettivi contro un’Atalanta ben messa in campo e che trova la vittoria al quinto minuto di recupero della ripresa con un supergol di Brienza.
Il match tra le due lombarde parte sornione, forse a causa dell’orario e del meteo variabile, ma anche di una formazione rossonera che stenta a decollare viste le defezioni di Poli e Taarabt, tra i giocatori più dinamici di questo Milan. Così è l’Atalanta a cercare di sfruttare le occasioni che le capitano in contropiede, con la prima parata di Amelia al 24′. Col passare del tempo la situazione non cambia: la Dea è sicuramente più pericolosa ed attiva, con gli ospiti che salgono in cattedra solo negli ultimi cinque minuti di un primo tempo davvero brutto. È durante questo periodo che Balotelli trova infatti le occasioni più ghiotte, entrambe su punizione, con la prima ad infrangersi sulla traversa e l’altra centrale che impegna Consigli. Davvero troppo poco per credere nell’Europa, e Seedorf corre ai ripari: all’avvio dei secondi 45′, per la gioia di tutti i tifosi rossoneri, entra El Shaarawy ed esce Honda. La sola presenza del giovane attaccante fa cambiare totalmente il volto alla sfida, la quale non tarda a sbloccarsi: bastano infatti sei minuti della ripresa perché il Diavolo trovi la sfortunata deviazione di Bellini nella propria porta su una palla in mezzo di Muntari lanciato proprio dal ‘Faraone’. Padroni di casa che nonostante lo svantaggio tornano a spingere, tanto che al 65′ Constant, un pò ingenuamente, commette un fallo da rigore che Denis trasforma per il pari. I minuti successivi sono all’insegna del nervosismo, con contorno di squallidissimi cori razzisti da parte dei sostenitori bergamaschi che lanciano anche una banana in campo.
L’atmosfera non fa per niente bene alla manovra rossonera, che ne risente al punto che l’allenatore olandese è costretto a giocare col tridente i dieci minuti finali per cercare di riportarsi in vantaggio. Le ultime speranze milaniste si spengono però col tiro di Balotelli al 45′ che coglie il palo, e Brienza completa la disfatta del Diavolo: dopo un anno e mezzo che l’attaccante non segnava, torna a farlo al 50′ con un eurogol da antologia dai 35 metri. Immediatamente dopo l’arbitro fischia la fine dell’incontro, e probabilmente dei sogni milanisti in una giornata che definire sfortunata sarebbe un eufemismo; ma ci pensano Torino e Parma a riaprire il discorso per il sesto posto pareggiando nel pomeriggio, e lasciando quindi che sia l’ultima di campionato a decretare chi andrà in Europa League. Così Seedorf: “E’ una sconfitta che pesa: siamo venuti qui a Bergamo per vincere e ci abbiamo provato in tutte le maniere. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio dell’Atalanta, anche grazie all’innesto di El Shaarawy, che ha fatto molto bene, e avremmo meritato certamente qualche cosa in più. L’Europa League? C’é ancora speranza. Comunque giocheremo al cento per cento, come sempre, nell’ultima gara di campionato. Bilanci? E’ ancora presto. Io ho la coscienza a posto: ho profuso il massimo sforzo. Lo stesso hanno fatto tutti i giocatori della rosa a mia disposizione“. Colantuono commenta non solo il trionfo dei suoi ma anche le azioni intollerabili di certi tifosi: “Posso dire solo che, visto che siamo in tema di frutta, a chi ha tirato la banana andrebbe tirata una noce di cocco. Siamo ai soliti discorsi: io credo che siano gesti inqualificabili. Mi dispiace che poi il gesto di uno ‘sconsiderato’ vada a rovinare una giornata di festa e il grande fair play che c’é stato in tribuna, perché le due tifoserie hanno tifato e si sono rispettate”.