Roma sempre più prima, Inter travolta 3-0 a Milano
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La squadra di Garcia, trascinata da Totti e Gervinho, rifila un secco 3 a 0 all’Inter, inseguitrice più prossima ai giallorossi per la corsa allo scudetto. Totti (doppietta) e Florenzi confezionano un risultato rotondo, eccessivamente pesante per i nerazzurri, che scontano gli errori difensivi, ma anche un errore arbitrale in occasione del rigore del 2 a 0. Nonostante il passivo, l’Inter ha dimostrato di essere squadra solida, organizzata e mai doma, capace di schiacciare la capolista nella sua metà campo per diversi tratti della partita.
LA PROVA DEL NOVE – L’Inter accoglie la Roma a San Siro orfana in difesa di Campagnaro e Jonathan, assenze che, conti alla mano, hanno pesato molto di più di quella del solo Maicon, ex nerazzurro, dal lato giallorosso. L’inizio è molto equilibrato, con le due squadre che sentono tutto il peso della prova di maturità. In questo avvio di campionato, giallorossi e nerazzurri hanno vinto e convinto, esprimendo buon gioco, ma molti addetti ai lavori continuano a ritenerle un gradino sotto Juventus e Napoli. La gara è intensa, con diverse ammonizioni distribuite soprattutto tra i giocatori della Roma. Il primo tiro è nerazzurro, con De Sanctis che blocca a terra una conclusione da fuori di Taider. Qualche minuto più tardi, però, è la Roma a passare: Ranocchia colpisce male un pallone sul quale si avventa Balzaretti, che pesca Gervinho al limite dall’area. L’ivoriano tocca dietro, dove Totti scaglia una sassata che si insacca all’angolino alla destra di Handanovic. La reazione nerazzurra furiosa. Guarin, molto mobile, si libera dal limite e conclude a botta sicura: solo il palo salva De Sanctis. L’Inter è la squadra che ha segnato più goal su azione, tuttavia la Roma resiste di fronte agli affondi di Alvarez, Guarin e Palacio.
SUPER TOTTI – È il capitano della Roma a fare la differenza. Fin dal fischio d’inizio, Totti prende in mano la squadra, toccando ogni pallone, correndo come se avesse dieci anni di meno, ripiegando in difesa e pressando con impegno continuo. Dopo il goal che sblocca la partita, il capitano giallorosso si presenta dal dischetto e batte Handanovic per la seconda volta. Il rigore però non c’era, dal momento che il fallo su Gervinho, davvero incontenibile, avviene in realtà qualche centimetro fuori area. Sotto di due goal e vittima di ingiustizia, la squadra di Mazzarri tira fuori il suo carattere. La Roma resta schiacciata nella sua trequarti, e il goal del 2-1 sembra imminente. Invece ancora Totti, con una magia, avvia un contropiede che in pochi secondi porta la Roma dalla propria area a quella dell’Inter, dove Florenzi calcia in diagonale di prima intenzione un assist di Strootman: è 3-0.
LA RIPRESA – Mazzarri non ci sta, e butta dentro Icardi, poi Milito e Kovacic. L’Inter non si arrende e anzi gioca di fatto con quasi quattro punte. Ma è la Roma, con una girata di Florenzi, che rischia ancora di passare. Garcia toglie Pjanic, colpito duro da Palacio, poi escono anche Florenzi e Totti, quest’ultimo sostituito da Dodò che va a rimpiazzare Balzaretti espulso per doppia ammonizione. L’Inter ha il merito di continuare a crederci, la Roma quello di resistere a oltranza (ottimi Benatia e Castan) e di avere in attacco un Gervinho in grandissimo spolvero. L’ivoriano, lanciato spesso dalla difesa, è in grado di fare reparto da solo e di tenere in apprensione coi suoi scatti, nonostante la stanchezza, tutto il reparto arretrato dell’Inter. La super sfida promuove a pieni voti la Roma, senza però bocciare l’Inter, che ha dimostrato ancora di più di aver ritrovato, sotto la guida di Mazzarri, gioco e carattere.