Milan, stavolta l’orgoglio non basta: 3-2 della Juve, è notte fonda
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Duello emozionante dal primo all’ultimo minuto, come era lecito aspettarsi, Juventus-Milan ci ha ripresentato due squadre in questo periodo non perfette specialmente in difesa, ma che da big quali sono lottano sempre per avere la meglio su ogni avversario. In questa occasione la spuntano i padroni di casa, sopratutto grazie ad una prestazione maiuscola dell’ex Pirlo. Rossoneri che continuano la serie di amnesie nella retroguardia specie su calci da fermo, e che si trovano ora a -13 dalla vetta.
Confermate quasi tutte le indiscrezioni sulle formazioni della vigilia, tranne che per Nocerino che prende il posto di Poli e non di Muntari, regolarmente in campo dal primo minuto, per rendere ancora più muscolare il centrocampo rossonero. E per parte dell’incontro la scelta di Allegri paga, anche grazie ad una buona prova di entrambi; addirittura per il ghanese arriva la doppietta, che non serve però ad evitare la sconfitta. Eppure i rossoneri iniziano bene, anzi benissimo, segnando dopo appena 20 secondi dal calcio d’inizio e disorientando momentaneamente gli avversari. Ma i bianconeri non restano per molto a guardare: al 9′ Quagliarella pescato in area alza sopra la traversa, neanche un minuto dopo Abbiati devia in angolo un tiro potente di Asamoah, 12′ Chiellini batte da fuori e trova un altro corner. C’è nell’aria odore di gol, ci pensa al quarto d’ora una punizione del solito Pirlo a portare nuovamente il match in parità. Ci prova ancora il Diavolo con Zapata con un gran destro ma Buffon c’è.
Il secondo tempo parte col medesimo ritmo forsennato: dopo cinque minuti della ripresa Vidal impegna Abbiati che mette fuori, dal conseguente angolo le lamentele di Chiellini per un ‘pugno’ ricevuto da Mexes in area, ma l’occasione più ghiotta è di Robinho al 53′ con Buffon che lo ferma. Conte tenta la carta Giovinco al posto di Quagliarella, che al 70′ ovvero due minuti dopo la sua entrata in campo, segna con tanto di dribbling ubriacante ai danni dei difensori avversari. I ragazzi di Allegri a questo punto perdono la testa e anche Mexes, che viene espulso cinque minuti dopo per doppia ammonizione a causa di un fallo a pochi metri dalla propria area. Della punizione si occupa come di consueto Pirlo, che stavolta prende la traversa, ma sulla respinta il più lesto è Chiellini che la insacca senza che nessun giocatore avversario lo fermi. Ultimi scorci di partita al piccolo trotto, con la Juve a fare possesso palla e il Milan ormai scoraggiato a guardare. All’ultimo minuto del tempo regolamentare arriva però il gol di potenza e orgoglio di Muntari (che curiosamente segna al primo e al 90′ minuto), nel recupero Diavolo che con le ultime forze rimaste va tutto all’attacco e sfiora il pareggio con Zapata di testa che su un angolo la manda alta di un soffio.
Avevamo accennato nel precedente articolo come Matri avrebbe potuto essere fondamentale, ed in effetti lo è stato ma in negativo per i suoi nuovi compagni, che si sono trovati in pratica a giocare con un solo attaccante per l’intero match con l’ex Cagliari totalmente fuori dalla manovra. Una sconfitta per il Milan che pur rimanendo indietro in classifica può dirsi almeno soddisfatto di potersela giocare alla pari con chiunque nonostante la lunga lista di infortunati e un uomo in meno sul terreno di gioco. Juventus che non domina ma vince grazie a due punizioni come sempre magistrali di Pirlo e una dormita della difesa avversaria. Allegri commenta così: “La cosa che dobbiamo fare è recuperare giocatori e affrontare partita dopo partita per recuperare in classifica, ci vorrà tempo. Stasera abbiamo fatto una buona prestazione ma abbiamo sbagliato in alcune circostanze concedendo alla Juventus alcune opportunità che abbiamo pagato a caro prezzo”. Conte ovviamente soddisfatto: “Oggi bene come risultato e prestazione buona anche se bisogna sicuramente migliorare…oggi abbiamo battuto tutti i record subendo dopo 20” ma siamo stati bravi a rialzarci e a giocare”