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Il Milan torna alla vittoria, Samp sempre più inguaiata

Katya Parente

Nella serata in cui Abbiati supera Sebastiano Rossi come presenze nel Milan, diventando con le sue 331 apparizioni il portiere maggiormente impiegato nella storia del club di Via Turati, sia l’estremo difensore che i suoi compagni possono festeggiare non solo per la vittoria ma anche per aver mantenuto la propria rete inviolata nel corso di novanta minuti non particolarmente brillanti per le due squadre. Per la Samp solo una palla gol nell’intera partita, troppo poco per avere la meglio dei rossoneri ma anche per sperare di scalare la classifica.

E’ un Diavolo ancora raffazzonato quello che si porta a casa i tre punti, e senza fare cose straordinarie riesce a far pendere l’ago della bilancia dalla sua, a causa di una prestazione avversaria poco coraggiosa. Se il buon Delio Rossi potrà avere qualche rammarico riguardo l’esito di questo match, di certo sarà per l’introduzione tardiva di un volitivo Petagna, giovane di grandi speranze che fino a qualche settimana fa vestiva proprio la casacca rossonera. E’ infatti lui, che vedrà il campo solo negli ultimi 25 minuti, a risvegliare l’orgoglio dei doriani per tentare gli ultimi attacchi. In precedenza la Samp attende, rendendosi realmente pericolosa solo con una punizione a metà della prima frazione che Costa colpisce di testa verso la porta milanista, sfiorando il palo (a differenza della similare azione, in quel caso vincente, nello scorso campionato). Non che i ragazzi di Allegri brillino per pericolosità: la prima occasione è per Robinho e arriva solo al quarto d’ora, quando il brasiliano manca la deviazione verso la rete blucerchiata, e sopratutto due minuti più tardi quando Constant lascia partire un gran tiro da fuori area. Così come per i liguri, anche nel Milan sarà una sostituzione, ad inizio ripresa, a cambiare il volto della squadra e del confronto: dentro Emanuelson per uno spento Muntari, e alla prima azione del secondo tempo Birsa, giocatore oltremodo sottovalutato, trova la sua prima rete battendo Da Costa, bravo invece su un paio di altre occasioni per Niang e Matri. Due minuti più tardi dell’unica segnatura Robinho si mangia il più semplice dei gol, solo da appoggiare in porta. Nel complesso rossoneri che meritano il risultato, avendo costruito di più e non rischiando nulla nonostante gli assalti finali. Diavolo che sale a quota 8, ancora lontano dalla vetta ma potendo quantomeno tirare un sospiro di sollievo. Viceversa, la Sampdoria con i suoi 2 punti in 6 giornate dovrà al più presto invertire la rotta per non rischiare di lottare per non retrocedere. Entrambe hanno dalla loro ancora tempo e doti tecniche per rifarsi.

birsaOvviamente soddisfatto Massimiliano Allegri, che non lesina anche una bella pacca sulle spalle al ‘man of the match’ di questa serata, Birsa: “Abbiamo vinto una partita che reputavo molto difficile e questa è una cosa importante. Abbiamo rischiato poco, forse soltanto nel colpo di testa di Costa nel primo tempo. La ripresa poi è stata iniziata bene e con il gol è arrivata anche la palla del raddoppio. Siamo stati più ordinati, cercando di togliere spazi e di subire il meno possibile. Birsa è un buon giocatore. Ha buona tecnica e aveva già fatto delle buone partite. Quando si perde vengono presi di mira dei giocatori che al grande pubblico sono meno conosciuti, ma può dare molto

Delio Rossi ha invece già la ricetta per ritrovare morale e gioco: “La classifica non è bella ma non dobbiamo guardarla anche perché abbiamo affrontato squadre molto più forti di noi. Ci manca un po’ di convinzione perché non giochiamo malissimo, diamo soltanto la sensazione di non essere molto convinti. L’anno scorso siamo calati perché dovevamo ancora affermarci, quest’anno invece siamo forse convinti di esserci già affermati”

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