Ventura in bilico, Canino: “Ecco perché direi di no all’Italia”
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La crisi di risultati e soprattutto di gioco dell’Italia di Ventura, che per approdare ai prossimi mondiali di Russia dovrà prima sperare di passare gli spareggi, ha innescato l’ennesima ondata di polemiche sul lavoro dell’attuale ct, che secondo molti andrebbe esonerato dalla guida della Nazionale e sostituito con un commissario tecnico che vanti un profilo più carismatico e soprattutto vincente.
In questi giorni la stampa italiana ha alzato a dismisura il volume dei rumors sul futuro di Ventura, chiamando in causa nomi altisonanti del panorama tecnico del calcio italiano. Tra questi, Antonio Conte, che nonostante le numerose dichiarazioni di nostalgia nei confronti del Bel Paese non sembra intenzionato a lasciare la guida del Chelsea in Premier, Carlo Ancelotti, recentemente esonerato dal Bayern, che però ha già fatto sapere di voler aspettare il nuovo anno prima di una nuova esperienza in panchina, e – un po’ a sorpresa – il nostro mister Canino, autore fin qui di una solida partenza con l’FC Testedicalcio.
Abbiamo così raggiunto il mister per chiedergli di commentare queste voci.
Mister, cosa c’è di vero nelle voci che la vogliono possibile prossimo ct della nazionale italiana al posto di Ventura, già dai prossimi mondiali?
Naturalmente sedere sulla panchina della Nazionale Italiana sarebbe un onore ma, al momento, preferisco dedicarmi tutti i giorni al lavoro sul campo, con la squadra. Se, in futuro, arrivasse una chiamata per gli Azzurri si valuterà con tutti i pro e i contro del caso.
Come giudica il lavoro del suo collega Ventura alla guida dell’Italia? È davvero colpa sua o dipende anche dai giocatori?
È ovvio che difronte alle difficoltà di gioco e risultati, in primis, ci vada di mezzo l’allenatore. va detto però che il girone di qualificazione dell’Italia era tra i più ostici e arrivare secondi dietro la Spagna non è un cattivo traguardo, ci può stare. Ora l’ultimo ostacolo dei play-off, ma sono ottimista. Ventura ha rivoluzionato in parte la squadra, dando spazio ai giovani e quindi è normale che il bel gioco e la compattezza del gruppo ci mettano un po’ a mettersi in luce. Insomma, meno pressioni e più fiducia al lavoro del mister.
Come schiererebbe lei la formazione titolare ai prossimi mondiali di Russia?
Se dovessi scegliere la formazione dell’Italia ai prossimi mondiali, la vedrei così: Buffon, Bonucci, Chiellini, Insigne, Parolo, De Rossi, Verratti, Candreva, Immobile, Belotti, Chiesa. Uno spregiudicato 2-5-3 basato sul giusto mix tra esperienza e nuovo brio.
Dove può arrivare questa Italia? Qual è secondo lei la squadra favorita al prossimo mondiale e perché?
In primo luogo, pensiamo a qualificarci a Russia 2018 che ancora non è fatta. Dopo di che, dove potranno arrivare Ventura&Co è imprevedibile. A volte, banalità come “basta crederci”, sono il miglior incoraggiamento che vale più di mille parole. Un in bocca a lupo a tutti. Forza Azzurri!