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I tempi cambiano: tutta un’altra storia in Europa League per le italiane

Edoardo Sorani

I tempi cambiano, e per le blasonate squadre italiane il turno di ieri di Europa League sembra aver definitivamente sancito un dietro front.

  • Viktoria Plzen-Roma
  • Inter-Hapoel Be’Er Sheva
  • Paok Salonicco-Fiorentina

Una ventina di anni fa, i primi turni di Coppa Uefa e Coppa delle Coppe contro compagini straniere di campionati minori rappresentavano l’occasione per collaudare i meccanismi tattici di inizio stagione, rimpinzarsi di gol all’attivo e fare il pieno di fiducia per il campionato, magari lanciando qualche promettente stellina del proprio vivaio. Oggi sembra passato un secolo, nelle partite di ieri nessuna tra Fiorentina, Roma e Inter (fior fiore di squadre rispetto alle avversarie se si guarda al palmarés europeo), è tornata con i 3 punti in tasca.

Viktoria Plzen-Roma 1-1

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A Plzen i tifosi di casa si sono presto ricreduti: dopo aver visto i giallorossi subito in vantaggio con un rigore di Perotti, hanno visto che gli strapagati giocatori della Roma non erano poi questa gran cosa. Così anche il Viktoria si è messa sotto e ha trovato velocemente il pareggio, mantenendo l’equilibrio poi per tutta la gara (rischiando giusto un po’ nel finale). Ai tempi del sorteggio, Spalletti aveva dichiarato “È un buon girone ma le difficoltà possono sempre venire fuori. Ci sono tante squadre che possono ambire a passare il turno, non esistono squadre materasso”, ma la sensazione d tutti era che l’allenatore della Roma avesse messo le mani avanti.

Senza nulla togliere alla squadra ceca, che ha una storia persino più antica di quella della Roma e che di recente ha vinto due campionati in patria, l’approccio dei giallorossi è stato molle come al solito e persino più confuso. Colpa dello stato di forma, non ancora al meglio, e degli esperimenti che (un po’ per necessità) Spalletti ha scelto di fare in campo, soprattutto provando Gerson interno in mediana e Iturbe al posto di Salah. Il gol subìto, però, è arrivato per una palese mancanza di Juan Jesus, che sul cross di Zeman (quasi un effetto ex) non è andato a contrastare di testa Bakos, che ha peraltro ha segnato sul palo coperto da Alisson. Ultimamente Spalletti parla molto di mancanza di personalità da parte dei suoi, che non hanno quella sicurezza che vittorie contro squadre abbordabili aiutano a rinforzare. Alla luce di questo, il pareggio di ieri è l’ennesima occasione mancata.

Inter-Hapoel Be’Er Sheva 0-2

candreva-inter-hapoel-beer-shevaPeggio della Roma ha fatto l’Inter, addirittura in casa, uscendo sconfitta 2-0 dall’Hapoel Be’Er Sheva, squadra israeliana che l’anno scorso ha vinto il campionato ma che mai si sarebbe sognata di tornare da Milano con 3 punti. Eppure tra i lavori in corso dovuti al cambio in panchina e prestazioni molto sottotono di molti giocatori attesi al varco da De Boer, i nerazzurri hanno offerto una prova assolutamente pessima, probabilmente riuscendo a sgomentare anche gli scommettitori più cauti, che magari avevano giocato l’1X.

Paok Salonicco-Fiorentina 0-0

paok-salonicco-fiorentina-europa-league-borja-valeroMeno grave, ma non per questo meno preoccupante, la situazione della Fiorentina che in Grecia non è andata oltre il pareggio. A Salonicco, almeno, gli uomini di Sousa hanno mostrato segnali di crescita, facendo vedere abbastanza per definire un po’ stretto il risultato. Anche alla Viola manca, però, l’apporto decisivo dei suoi talenti più illustri, primo fra tutti quel Bernardeschi su cui la società ha fortemente scommesso.

Ma insomma, c’è solo da piangere?

Non proprio. Di certo i risultati di ieri sono frutto di una condizione fisica lontana dalla forma migliore e dei tanti meccanismi che ancora non sono registrati, due fattori che si spera entro poche partite dovrebbero migliorare nettamente. E poi per fortuna i tempi cambiano e oggi c’è anche il Sassuolo, il cui rotondo successo alla prima esperienza europea contro il più blasonato Athletic Bilbao basta da solo a restituire l’entusiasmo a chi in Europa tifa soprattutto l’Italia.

sassuolo-athletic-bilbao

Sassuolo-Athletic Bilbao 3-0

Al Mapei Stadium, di fronte ai loro tifosi in delirio, gli uomini di Di Francesco hanno sorpreso ancora una volta, andando in vantaggio nel secondo tempo e poi chiudendo il match dopo aver contenuto gli spagnoli nella prima frazione di gara. Se i neroverdi dovessero fare strada in questa competizione, come pure in campionato (hanno tutte le carte in regola e tutti noi glielo auguriamo fortemente) qualcuno potrebbe accostare la loro stagione a quella del Leicester di Ranieri visto l’anno scorso, anche se bisogna riconoscere che, dal giorno della sua promozione in A, il Sassuolo ha dimostrato anno per anno che il successo non è un caso, e che i risultati si ottengono col duro lavoro, sia in campo che a livello societario.

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